Sotteraneo Palazzo Colonna

Circuito ipogeo che si snoda a circa 13 mt di profondità e 120 mt di lunghezza nell’area sottostante il perimetro Palazzo Colonna. Trattasi di gallerie scavate a mano nel peperino, pietra vulcanica del territorio, il cui utilizzo prevalente fu quello di ricovero delle botti di vino dei Principi Colonna. Rinvenuto negli anni ‘80, e restaurato nel 2010, l’attuale percorso presenta un allestimento legato alla Seconda guerra mondiale e al Bombardamento di Marino. Infatti, durante l’ultima guerra, soprattutto nel periodo che va dallo sbarco di Anzio (22 gennaio 1944) fino alla liberazione di Roma (4 giugno 1944), queste gallerie censite come rifugio anti bombardamento, furono utilizzate dalla popolazione civile durante il bombardamento del 2 febbraio 1944. La mattina del mercoledì 2 febbraio 1944, giorno della Candelora, alle dodici e trenta, gli aerei alleati bombardarono la città. Palazzo Colonna, colpito soprattutto sul fianco nord-ovest da una serie di bombe, crollò, sollevando un’alta colonna di polvere. Il centro storico di Marino fu colpito da 36 bombardieri giunti in volo dall’aeroporto di Pompei, persero la vita almeno duecento abitanti di Marino. Il Circuito Sotterraneo di Palazzo Colonna, durante il periodo bellico, è stato utilizzato come rifugio antiaereo dopo lo sbarco di Anzio il 22 gennaio 1944, quando Marino, come tutti i Castelli Romani divennero retrovia di un fronte di guerra a sud est di Roma. Per evitare mitragliamenti e bombardamenti la gran parte della popolazione scelse di rifugiarsi in grotta dove visse stabilmente fino a 4 giugno 1944.
Questa grotta venne allestita come ricovero pubblico ed era organizzata per accogliere fino a 80 persone. Con la liberazione le persone tornarono in superficie e lasciarono qui oggetti ed effetti personali che non ritennero più utilizzabili. Questi oggetti, sono ancora collocati all’interno del circuito e raccontano uno spaccato di vita della Città.

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